SISTRI: SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI
La presente per spiegare cosa è il SISTRI e ricordare un’importante scadenza.
Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per permettere l’informatizzazione della tracciabilità dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani della Regione Campania.
Con il SISTRI si passa da un sistema cartaceo di informatizzazione dei rifiuti speciali, basato sui tre documenti costituiti dal Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD), a soluzioni tecnologiche avanzate.
Queste ultime sarebbero in grado di semplificare le procedure e gli adempimenti con una riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e di gestire in modo innovativo e più efficiente tutta la filiera dei rifiuti con garanzie di maggiore trasparenza e conoscenza.
Il sistema di tracciamento dei rifiuti speciali e le sanzioni previste saranno operative a partire dal prossimo gennaio 2019. A partire da questa data la normativa sul Sistri diventerà pienamente operativa perché, a differenza degli altri anni, il Decreto Milleproroghe 2018 non ha previsto la proroga della sospensione al 2020.
La piena operatività del sistema Sistri per la gestione e il tracciamento dei rifiuti speciali e delle relative sanzioni comporterà un ulteriore impegno per le imprese, già oggi tenute al pagamento di un contributo annuale che porta a numerose complicazioni operative.
Il 31 dicembre 2018 è la data in cui terminerà il periodo transitorio previsto dal DL n. 101/2013 e prorogato dalla scorsa Legge di Bilancio. A partire dal 1° gennaio 2019 entreranno pienamente in vigore gli obblighi e le sanzioni previste in materia di tracciamento dei rifiuti speciali.
Le sanzioni previste in caso di mancata o errata tenuta del registro cronologico e delle schede Sistri sono attualmente sospese, in quanto la Legge di Bilancio 2018 ha rinviato di un anno la loro decorrenza prevedendo inoltre un doppio binario cartaceo-telematico.
Si ricorda che già oggi l’iscrizione al Sistri è obbligatoria così come sono attualmente in vigore le sanzioni per mancata iscrizione o mancato versamento del contributo dovuto.
Quello che preoccupa, è la definitiva entrata in vigore del sistema sanzionatorio previsto dall’articolo 260 bis del Dlgs 205/10, dai commi da 3 a 9.
Quelle attualmente previste sono vere e proprie maxi sanzioni che, in caso di omessa, errata o incompleta compilazione del registro cronologico e della scheda Sistri vanno da 2.600 ai 15.000 euro, con importo ridotto per le imprese con meno di 15 dipendenti e pari ad un minimo di 1.040 euro e fino a 6.200 euro.
Gli importi delle sanzioni amministrative applicabili a partire dal 2019 potranno arrivare fino a 93.000 euro qualora le violazioni riguardino rifiuti pericolosi.
Continueranno inoltre ad applicarsi le sanzioni per mancata iscrizione al Sistri ovvero per omesso del versamento del contributo, non prorogato dalla Legge di Bilancio 2018 e in vigore già dall’anno in corso.
Per qualsiasi dubbio e/o chiarimento in materia di sicurezza ambientale, Vi invitiamo a contattare il nostro Studio (Rif. Dott.ssa Menta).