CORRETTA GESTIONE DELLA MATERNITÀ
Si coglie l’occasione per ricordare la corretta procedura che l’azienda deve adottare nel momento in cui una lavoratrice comunica il proprio stato di gravidanza.
In caso di gravidanza non a rischio, una volta acquisito il certificato attestante la gravidanza, il Datore di Lavoro effettua una valutazione circa i rischi cui è esposta la lavoratrice e circa la compatibilità della mansione assegnata alla lavoratrice con lo stato interessante, tenendo in considerazione la salute e la sicurezza della madre e del nascituro.
Se la mansione non espone la lavoratrice a rischi per la gravidanza, questa potrà proseguire l’attività lavorativa.
Se la mansione espone la lavoratrice a rischi per la gravidanza, il Datore di lavoro potrà valutare, con il parere del Medico Competente, un cambio di attività, la modifica temporanea delle condizioni e/o
dell’orario di lavoro o il trasferimento in altra unità operativa con mansione non a rischio.
Qualora ciò non fosse possibile, il Datore di Lavoro avvia la lavoratrice all’astensione anticipata dal lavoro.
Per avviare l’iter di astensione è necessario che il Datore di lavoro formalizzi un’istanza all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente, a seguito della quale verrà rilasciato un provvedimento finale.
Anche nel periodo post parto, fino a 7 mesi dopo il parto, qualora le condizioni di lavoro possano essere dannose per la salute della mamma e del nascituro, è previsto che il Datore di lavoro presenti un’Istanza di astensione post parto, nelle modalità sopra riportate.
In caso di gravidanza a rischio, a prescindere dalla mansione svolta, andrà presentata una richiesta di astensione appoggiandosi ai Distretti delle AUSL competenti per territorio.
Per qualsiasi dubbio e/o chiarimento in materia di sicurezza sul lavoro, Vi invitiamo a contattare il nostro Studio