IL GUANTO E’ UN MOCA
Sul mercato è disponibile una grandissima varietà di guanti che possono creare confusione in chi si trova a dover scegliere il modello più adatto al proprio processo di lavorazione.
Generalmente la differenza maggiormente utile da considerare nella scelta è il materiale di cui sono fatti, che dipende dalla tipologia di alimenti con cui si intende venire in contatto, dalla resistenza meccanica che si vuole avere, e dalla eventuale protezione che si vuole ottenere (quando il guanto per le lavorazioni effettuate risulta anche essere un DPI) e infine il prezzo ovviamente.
I guanti utilizzati per il contatto alimentare sono a tutti gli effetti Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti (MOCA) e come tali devono rispondere alla normativa comunitaria e italiana relativa a questo aspetto della sicurezza alimentare.
Il Regolamento (CE) n.1935/2004 articolo 3, dispone che i MOCA debbano essere prodotti conformemente alle Buone Pratiche di Fabbricazione dei Materiali affinché, in condizioni d’impiego normali o prevedibili, essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da costituire un pericolo per la salute umana, o da comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari e provocare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche.
Per poter definire i limiti attribuibili ai diversi tipi di guanto, vengono effettuati controlli sulle specifiche sostanze comunemente utilizzate durante la fabbricazione del MOCA in termini di tempi e temperature, tenendo conto delle peggiori condizioni possibili : generalmente 2 ore a 40°C ( possiamo avere quindi guanti in vinile, in nitrile, in lattice, in polietilene eccc.)
E’ importante quindi che il MOCA sia accompagnato da tutta la documentazione comprovante la sua conformità per il contatto alimentare (etichetta, documenti accompagnatori, dichiarazione di conformità…).
Tali indicazioni devono essere chiare e di facile comprensione, in particolare è importante che siano fornite eventuali limitazioni d’uso, che vengono sancite dal DM 21/03/1973.
L’’utilizzo del guanto non è la soluzione assoluta a tutti i problemi riguardanti l’igiene, infatti è opportuno seguire alcune regole di buon senso basilari , quali:
– cambiarseli spesso, in particolare dopo il contatto con superfici che potrebbero essere contaminate, o in caso di taglio o rottura;
– lavarsi molto bene le mani prima, ma anche dopo, l’utilizzo del guanto, avere guanti dedicati alle diverse tipologie alimentari, onde evitare contaminazioni crociate;
– tenere i guanti ad uso alimentare ben distinti da quelli utilizzati per effettuare le pulizie, onde evitare di confonderli.
– indossare guanti in caso di tagli o ferite alle mani.
Fermo restando che è sempre preferibile un buon lavaggio delle mani ad una gestione scorretta dei guanti vi sono alcune situazioni in cui i guanti sono benvenuti:
– quando si compiono operazioni particolarmente pericolose dal punto di vista igienico quali manipolazione di cibi da consumare crudi, lavorazione di ripieni e farciture, preparazioni a base di carni macinate. La pericolosità va valutata anche in relazione alla destinazione d’uso (ad es. mense di ospedali o strutture per anziani);
– quando vengono svolte operazioni che possono sporcare in modo significativo le mani quali ad esempio le pulizie o nella manipolazione di alimenti a rischio più alto quali carni di pollame, uova o verdure fresche;
– quando l’attività richieda compiti misti all’operatore come ad esempio nel caso debba manipolare alimenti ma al tempo stesso ricevere i pagamenti dei clienti e quindi maneggiare valuta;
– se sulla pelle delle mani sono presenti ferite o lesioni che vanno medicate accuratamente, coperte con bende e cerotti e rinforzate nella protezione dall’utilizzo del guanto.
Si vuole quindi sensibilizzare circa il corretto utilizzo e la corretta tipologia di MOCA da utilizzare a seconda delle esigenze lavorative.
Per qualsiasi dubbio e/o chiarimento in materia di sicurezza alimentare, Vi invitiamo a contattare il nostro Studio.