PILLOLE DI SICUREZZA

Nella categoria dei rischi fisici rientra anche quello derivante dall’utilizzo di laser

Come si classificano i laser? Come ridurre i rischi?

Un rischio particolare: il laser

In questo approfondimento cogliamo l’occasione per fornire alcune informazioni su una particolare tipologia di apparecchiatura: il laser.

Spesso presente nei luoghi di lavoro il laser rappresenta una strumentazione largamente impiegata in diversi processi e terapie: dalla lavorazione dei materiali ai trattamenti medico-estetici.

Sovente ignoriamo le caratteristiche del laser e sottovalutiamo i pericoli a cui sono esposti i lavoratori a contatto con questa strumentazione.

Cos’è un laser?

Un laser rappresenta una sorgente di Radiazione Ottica Artificiale (ROA) di tipo coerente. Cosa significa?

E’ un dispositivo che consente di generare radiazione ottica monocromatica questo significa che è costituita da un’unica lunghezza d’onda estremamente direzionale e con elevata intensità.

Attualmente esistono una grande varietà di laser che, in funzione dell’impiego, coprono un intervallo di lunghezze d’onda che ricomprende la radiazione visibile, l’infrarosso e l’ultravioletto.

Gli effetti sul nostro organismo

La tipologia di effetti associati all’esposizione a ROA dipende dal parametro relativo alla lunghezza d’onda della radiazione incidente.

Dall’intensità della stessa dipendono, invece, sia la possibilità che questi effetti si realizzano sia la loro gravità.

Il rischio riguarda principalmente i due distretti corporei direttamente raggiungibili dalla radiazione ottica: la cute e l’apparato oculare.

L’interazione della radiazione ottica con l’occhio e la cute può provocare conseguenze dannose dannose tanto più accentuate se in presenza di soggetti considerati sensibili.

Possibili effetti sull’apparato visivo:

Fotocheratiti;
Congiuntiviti;
Bruciatura della retina/cornea.

Possibili effetti sulla cute:

Eritemi;
Bruciature;
Tumori.

Rischi indiretti

Oltre ai rischi per la salute dovuti ad un’esposizione diretta alle radiazioni ottiche artificiali esistono ulteriori rischi indiretti da prendere in esame.
Quali?

Rischio incendio ed esplosione innescati dalle sorgenti stesse e/o dal fascio di radiazione;
Ulteriori rischi come: stress termico, contatti con superfici calde, rischi di natura elettrica, di esplosioni o incendi come nel caso di impiego di Laser di elevata potenza, etc..

Come sono classificati i laser?

La norma tecnica CEI EN 60825-1 riguarda la sicurezza degli apparecchi laser e riporta la classificazione delle apparecchiature sullbase dei LEA (Limite di Emissione Accettabile), classificazione che deve essere effettuata dal costruttore nelle condizioni più sfavorevoli ai fini della sicurezza.

E’ responsabilità del costruttore (o del suo agente) fornire la corretta classificazione dell’apparecchio laser.

Se la modifica dell’utilizzatore di un apparecchio già classificato va ad influenzare un aspetto qualunque delle prestazioni dell’apparecchio (o delle sue funzioni) la persona o l’organismo che effettua questa modifica ha la responsabilità di assicurare la riclassificazione e quindi la nuova targatura dell’apparecchio laser.

La classificazione dei Laser indica in ordine crescente il loro grado di pericolosità, e le opportune misure preventive e protettive.
Pertanto nota la classificazione è possibile stimare il rischio associato a installazione ed impiego dell’apparato.

Come gestire correttamente il “rischio laser”?

Al fine di gestire correttamente il rischio professionale derivante da impiego ed esposizione a laser, è fondamentale reperire la documentazione tecnica dell’apparecchiatura ed avere a disposizione la classificazione, oltre ad analizzare bene le modalità di impiego e le postazioni di lavoro.

Le misure di Prevenzione e Protezione si delineano nelle seguenti:

Misure organizzative (addestramento, accessi regolamentati alle aree ecc)
Protezione sulla sorgente come: segnali di avvertimento, schermi protettivi,chiavi di comando,ecc..
Protezione dal fascio laser, ad esempio: arresto di fascio automatico in caso di radiazione eccedente i livelli prestabiliti
DPI oculari;
Vestiario a protezione della pelle.

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