PROTOCOLLO TREMOLITE
Il protocollo di intesa tra CONFINDUSTRIA CERAMICA, AUSL di Modena, AUSL di Reggio Emilia, FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, prevede delle indicazioni sull’uso in sicurezza di feldspati nelle industrie del comparto ceramico al fine di prevenire danni alla salute dei lavoratori.
In particolare si intende verificare, attraverso l’adozione di linee guida operative, l’assenza di contaminazione da tremolite (minerale classificato come amianto) all’interno dei feldspati.
Il protocollo è applicabile alle ditte che utilizzano feldspati, nell’ambito della produzione ceramica (piastrelle e colorifici/miscelifici).
L’attività di verifica consiste:
nella prevenzione di questo rischio, come esito analitico al di sotto del limite di rilevabilità strumentale del materiale in arrivo nelle aziende, attraverso opportuni campionamenti eseguiti dai fornitori di feldspato;
nelle aziende stesse, attraverso monitoraggi periodici negli ambienti di lavoro, in particolare nei reparti di ricevimento delle materie prime e nei reparti di macinazione e atomizzazione.
Per il controllo in ingresso del materiale l’acquirente deve richiedere, in occasione della prima fornitura di ciascun lotto consegnato, che il materiale sia accompagnato da un rapporto di prova di un’analisi di ricerca di fibre di tremolite. L’analisi, in questo caso, deve essere eseguita da un laboratorio qualificato dal Ministero della Salute (ALL. 5 del DM 14/05/1996) e non deve rilevare la presenza di fibre di tremolite attraverso l’analisi in SEM(microscopia elettronica a scansione). Inoltre i rapporti di prova di tutti i campionamenti devono essere trasmessi ai Servizi PSAL.
All’interno dell’azienda devono essere adottate misure adeguate per evitare la dispersione di polveri in ambienti di lavoro; a tal proposito si fa riferimento alle indicazioni contenute nel Documento Tecnico “Buone pratiche per l’utilizzo della silice libera cristallina nell’industria delle piastrelle in ceramica”.
I monitoraggi aziendali per verificare la presenza di fibre di tremolite negli ambienti di lavoro, devono essere eseguiti durante il triennio 2018-2020 prevedendo:
- due serie di campionamenti nel 2018 (con cadenza semestrale)
- una serie di campionamenti nel 2019
- una serie di campionamenti nel primo semestre del 2020.
Inoltre, in riferimento alla norma UNI EN 689:1997, devono essere previsti campionamenti ambientali e personali.
La norma prevede:
- almeno 1 campionamento personale ogni 10 lavoratori che svolgono la stessa mansione oggetto di verifica;
- almeno un campionamento ambientale per ambiente di lavoro soggetto a verifica.
Gli ambienti di lavoro nei quali si prevede di effettuare i campionamenti sono:
- reparto ricezione materie prime;
- reparto macinazione;
- reparto atomizzatore;
- reparto presse;
- reparto smalterie (solo nel caso vengano utilizzati colori contenenti feldspati).
Per i campionamenti personali l’esposizione potrà essere verificata con analisi MOCF, mentre per i campionamenti in ambienti di lavoro è preferibile l’analisi in SEM.
Per gli ambienti di lavoro che presentano alta polverosità potrebbe insorgere il problema di intasamento della membrana.
Considerando che i volumi di aria da prelevare devono essere quelli indicati dalla normativa, per ovviare a tale problema, si può prevedere un campionamento in sequenza (utilizzo di 2 membrane) per raggiungere i volumi indicati senza compromettere i campioni.
Iso-studio S.r.l. si rende disponibile ad effettuare tali campionamenti prevedendo la prima serie nel mese di giugno 2018.
Per qualsiasi dubbio e/o chiarimento in materia di sicurezza ambientale, Vi invitiamo a contattare il nostro Studio.