RISCHIO SISMICO NEGLI EDIFICI
Il rischio sismico legato agli edifici è un tema che, dopo le recenti calamità avvenute nel nostro Paese, è divenuto di primaria importanza per evitare ulteriori disastri.
A questo scopo dal 1 marzo 2017 sono operative le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni e che consentono di attivare il cosiddetto Sisma Bonus, strumento di incentivo fiscale alla messa in sicurezza sismica degli edifici introdotto dalla Legge di Stabilità 2017.
Il Sisma Bonus è stato introdotto come opportunità per stimolare un piano volontario dei cittadini, con forti incentivazioni statali, di valutazione e prevenzione del rischio sismico degli edifici.
I numerosi eventi sismici avvenuti negli ultimi decenni in Italia hanno comportato costi enormi sia dal punto di vista sociale, in termini di vittime e di incidenza sulla vita delle popolazioni colpite, che dal punto di vista economico dati gli ingenti finanziamenti messi a disposizione per la gestione dell’emergenza e talvolta per la problematica ricostruzione.
Gli enormi costi sostenuti derivano principalmente da due fattori:
- la forte sismicità del nostro Paese;
- l’elevata vulnerabilità del nostro patrimonio edilizio.
Le Linee Guida appena approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici forniscono lo strumento per regolamentare gli incentivi fiscali legati in particolare all’edilizia privata e produttiva, attuando una politica di prevenzione sismica del patrimonio edilizio e produttivo del Paese.
Le Linee Guida affrontano anche il tema della classificazione del Rischio Sismico delle costruzioni esistenti, tenendo conto di tre fattori: Pericolosità, Vulnerabilità ed Esposizione.
Le classi attribuite a ciascun edificio sono individuate mediante un parametro che tenga conto sia della sicurezza che degli aspetti socio/economici e vanno da A+ a G, con rischio crescente.
La legge di stabilità 2017 ha previsto un rafforzamento del Sisma Bonus, in particolare:
- estensione degli incentivi alle zone sismiche 1,2 e 3 (buona parte del territorio italiano a rischio);
- stabilizzazione degli incentivi per 5 anni;
- esso riguarda gli immobili ad uso abitazione, seconde case ed attività produttive.
- detrazioni in 5 anni, anziché 10, e premianti l’efficacia dell’intervento.
Le detrazioni per la prevenzione sismica aumentano sensibilmente qualora si migliori l’edificio di almeno una classe di Rischio Sismico:
- abitazioni, seconde case ed edifici produttivi:
detrazione al 70% se migliora di 1 classe di rischio
detrazione all’80% se migliora di 2 o più classi di rischio
- condomini e parti comuni:
detrazione al 75% se migliora di 1 classe di rischio
detrazione all’85% se migliora di 2 o più classi di rischio
Per accedere al beneficio fiscale del Sisma Bonus:
- il proprietario che intende accedervi incarica un professionista per valutare la classe di rischio e predisporre il progetto;
- il professionista incaricato individua la classe di rischio allo stato di fatto e prima dell’intervento;
- il professionista progetta l’intervento per ridurre il rischio sismico e determina la classe di rischio dell’edificio dopo il completamento dell’intervento;
- valutata l’efficacia dell’intervento in relazione alla classe di rischio, il proprietario inizia a pagare le fatture ricevute;
- il direttore lavori e il collaudatore statico dichiarano la conformità dell’intervento come da progetto;
- in caso di condomìni, per la cessione del credito seguirà specifico provvedimento dell’Agenzie delle Entrate.
Per qualsiasi dubbio e/o chiarimento in materia di sicurezza sul lavoro, Vi invitiamo a contattare il nostro Studio.