WHISTLEBLOWING
Uno strumento aziendale fondamentale
Cosa prevede il d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023
Cos’è il Whistleblowing
E’ l’istituto che tutela il soggetto segnalante di condotte illecite, o situazioni di pericolo o di rischio tali da poter arrecare danni ai terzi.
Il Whistleblowing rappresenta la pratica attraverso la quale un individuo, noto come “segnalante” o “whistleblower” in inglese, divulga spontaneamente un illecito o un’irregolarità di cui è stato testimone all’interno di un’organizzazione.
Questo individuo può essere un dipendente, ma anche una terza parte, come un fornitore o un cliente.
Oggi il Whistleblowing è considerato uno strumento aziendale fondamentale in riferimento a quanto previsto dal D.Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 riguardante “la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali“.
Nel concreto, il Decreto Legislativo n. 24/2023 impone alle aziende l’obbligo di istituire una procedura per gestire le segnalazioni.
Come?
Mediante l’attivazione di un canale di comunicazione interno efficace che consente una gestione tempestiva ed efficiente.
Chi è tenuto al rispetto della disciplina
Da quando è prevista l’implementazione
A far data dal 17 dicembre 2023, tutte le aziende del settore privato che hanno impiegato in media almeno 50 dipendenti o che adottano un modello organizzativo gestionale ai sensi del D.Lgs 231/2001, indipendentemente dal numero di addetti, dovranno implementare tale sistema.
Nel caso in cui un’azienda cliente non attivi il proprio canale interno per le segnalazioni o se questo non è conforme a quanto stabilito dalla normativa, oppure se la segnalazione non è stata gestita correttamente.
Il segnalante può rivolgersi al canale di comunicazione dell’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) per inoltrare le segnalazioni.
A questo punto, l’ANAC si attiverà per verificare le cause del malfunzionamento del canale o di eventuali altri problemi.
Sanzioni
L’ANAC è autorizzata a imporre sanzioni amministrative pecuniarie in diverse circostanze:
- 10.000 – 50.000 euro quando viene accertato che siano state commesse ritorsioni o quando si accerta che la segnalazione è stata ostacolata o che si è tentato di ostacolarla o che è stato violato l’obbligo di riservatezza di cui all’articolo 12;
- 10.000 – 50.000 euro quando si accerta che non sono stati istituiti canali di segnalazione, che non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni;
- 500 – 2.500 euro, nel caso in cui venga accertata la responsabilità penale della persona segnalante per i reati di diffamazione o di calunnia.
La nostra consulenza
Il nostro Ufficio Commerciale è a Vostra disposizione per analizzare le Vs. esigenze ed eventualmente proporVi i servizi legati all’implementazione di un sistema Whistleblowing (consulenza e supporto tecnico ai fini della redazione delle procedure, incarico, software).