IL RISTORANTE DOMESTICO REGOLAMENTATO: SI’ DELLA CAMERA
Con la presente vogliamo informarvi sulla novità dell’ attività emergente HOME RESTAURANT (Ristorante domestico).
Per home restaurant si intendono le attività finalizzate all’erogazione del servizio di ristorazione esercitato da persone fisiche all’interno delle proprie strutture abitative, più precisamente attività di cuoco a domicilio caratterizzato per la preparazione di pranzi o cene per poche persone, trattate come ospiti personali, però paganti.
Lo scopo di tale attività è di valorizzare e diffondere la cultura del cibo tradizionale e la cultura del prodotto tipico e del territorio.
Per il suo svolgimento, i proprietari si avvalgono della propria organizzazione familiare ed utilizzano parte della propria struttura abitativa per un numero massimo di venti coperti al giorno, a prescindere dal numero di locali adibiti alla somministrazione.
Approvazione della Camera
A Gennaio 2017 la Camera dei Deputati ha approvato il testo unificato delle proposte di legge sulla “Disciplina dell’attività di ristorazione in abitazione privata”, che ora passa all’esame del Senato.
Il testo approvato dai deputati configura questa attività come occasionale e quindi pone dei limiti:
- Massimo di 500 coperti l’anno.
- Un introito non superiore ai 5.000 euro.
- Le prenotazioni non potranno essere telefoniche ma dovranno essere effettuate esclusivamente attraverso piattaforme elettroniche.
- I pagamenti non potranno essere in contanti ma solo digitali.
- Il luogo dove viene esercitata l’attività dovrà avere la certificazione di agibilità e tutte le caratteristiche igieniche previste per le abitazioni.
- Il titolare del ristorante domestico dovrà anche stipulare un’assicurazione sia sulla casa sia per la copertura dei rischi derivanti dalla sua attività.
- Sarà vietato ospitare un home restaurant e contemporaneamente un B&B o una casa vacanze in una stessa abitazione.
La dichiarazione di avviamento attività (Scia) è stata trasformata in una “comunicazione digitale” da inoltrare al Comune, secondo modalità che stabilirà il Ministero della Sviluppo economico, mentre il Ministero della Salute stabilirà le buone pratiche di lavorazione e di igiene, oltre alle misure per la lotta all’alcolismo.
Non sarà richiesta l’iscrizione al registro degli esercenti il commercio.
Qualora l’attività di home restaurant sia esercitata senza la “comunicazione digitale”, sono previste multe salate e la cessazione dell’attività.
Per qualsiasi dubbio e/o chiarimento in materia di sicurezza sul lavoro, Vi invitiamo a contattare il nostro Studio.