Cellulare e tumore del nervo acustico: tra Scienza e Magistratura
Il mondo scientifico ed in particolare, quello medico, si trova in un momento di disallineamento con l’operato della Magistratura, come dimostrato dalle due recenti sentenze di primo grado sul rapporto “uso (prolungato) di cellulari e neoplasia benigna del nervo acustico (neurinoma)”.
Secondo quanto è emerso negli ultimi studi pubblicati da Interphone Study Group e da alcuni studi osservazionali non vi è riscontro certo di un collegamento tra l’uso regolare o prolungato del telefono con l’aumento del rischio di neurinoma al nervo acustico, in quanto l’incidenza di tale disturbo sulla popolazione è rimasta stabile.
Il mondo medico mantiene le distanze sulla possibilità di identificare il telefono come causa di neurinoma soprattutto perché:
- la patologia è monolaterale ma nessuno può identificare quale orecchio sia più interessato dall’utilizzo del cellulare;
- gli studi più importanti risultano negativi;
- nonostante il progressivo utilizzo dei cellulari negli ultimi due decenni non è aumentata l’incidenza di neurinomi sulla popolazione
La diatriba tra la comunità scientifica e la Magistratura è legata all’impossibilità di stabilire a priori che un uso prolungato degli apparecchi telefonici possa causare un tumore.
Sono proprio studi della Consulenza tecnica dell’ Ufficio del Tribunale che a quanto sembra sminuiscono le ricerche precedenti in favore di altri studi, i cui autori per la medicina ufficiale non hanno alcuna credibilità a fronte di diversi errori su concetti base dell’anatomia. Tali errori, anche di definizione della natura dei tipi di tumori, avrebbero indotto la Magistratura ad un’errata considerazione.
Gli esponenti della medicina nazionale fanno presente che sarebbe necessario verificare l’adeguatezza e la preparazione dei consulenti per la Magistratura onde evitare casi come quelli recenti in cui un’idea fuorviante, spesso aiutata da amplificazioni mediatiche, possa scalzare le analisi mediche con proposte senza alcuna base di ricerca e con la sola parvenza di scientificità.
Il conflitto che si crea tra la Scienza e il Diritto rischia di sminuire il valore del dato scientifico a discapito di teorie non documentate, con conseguenti mancanze per la salute dei lavoratori e dei cittadini.
È quindi auspicabile trovare un punto d’incontro attraverso una qualificazione maggiore dei tecnici che si occupano della consulenza per fornire basi corrette ai decisori in merito a certe problematiche.
Per qualsiasi dubbio e/o chiarimento in materia di sorveglianza sanitaria, Vi invitiamo a contattare il nostro Studio.